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Origini |
Sulle origini di
Sorrento, viene riportata una leggenda dello
storico Diodoro Siculo, che attribuiva la
fondazione della città a Liparo, figlio di Ausone,
il quale era Re degli Ausoni e figlio di Ulisse e
della maga Circe.Secondo questo leggenda,
l'origine della Città risale ad una popolazione
italica, quella degli Ausoni, che costituivano uno
dei più antichi gruppi etnici.Tuttavia la Città in
età preromana subì una certa influenza da parte
della cultura greca, come sembrano indicare il suo
impianto urbanistico, i resti della Porta Parsano,
la Porta di Marina Grande, nonché la presenza a
Punta della Campanella dell'Athenaion. Il
grande santuario in cui si celebrava il culto di
Atena, fu fondato secondo la leggenda da Ulisse e
dedicato in un primo momento al culto delle
Sirene.Tutti questi elementi potrebbero
addirittura far pensare ad una presenza dei Greci
nel periodo fra il 474 ed il 420 a.C., quando poi
Sorrento fu conquistata dai Sanniti.Sorrento entrò
in seguito nell'orbita di Roma, cui però si
ribellò durante la guerra sociale quando partecipò
alla lega nucerina, ma fu riconquistata insieme a
Stabia nel 90 a.C. da Papius Multius e fu
definitivamente ricondotta all'obbedienza da Silla
l'anno successivo. Dopo la pace vi fu dedotta una
colonia di veterani sillani. |
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Eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79
d.C. |
Il
24 agosto del 79 d.C. la Città subì seri danni a causa
del terremoto, provocato dall'eruzione del Vesuvio, che
distrusse Pompei, Ercolano e Stabia. |
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Sorrento come luogo di
Villeggiatura |
Fu
molto frequentata durante la prima età imperiale come
luogo di villeggiatura dei ricchi patrizi, i quali
elessero tutto l'arco del Golfo di Napoli, dai Campi
Flegrei a Sorrento a luogo ideale per trascorrere i mesi
estivi ed i periodi di otium. Sorsero così in questa
zona diverse Villae Maritimae: magnifiche residenze che
avevano ciascuna il proprio approdo da mare, ampi
quartieri privati e talvolta anche quartieri rustici, in
cui si producevano l'olio ed il vino con i frutti delle
terre di proprietà del dominus. |
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Orazio |
La
rinomanza di Sorrento è ricordata anche da Orazio e da
Stazio, che nelle sue Silvae decanta la bellezza
dei luoghi ed in particolare della Villa del suo amico
Pollio Felice. |
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Sorrento nel 420 d.c. |
Sorrento ebbe una sua sede arcivescovile intorno
al 420 d.C., e dopo la caduta dell'Impero Romano
d'Occidente, rimase sottoposta a Bisanzio. Fu invano
assediata dai Longobardi. Divenne Ducato libero e
dovette difendersi dagli attacchi dei Saraceni; lottò
poi contro Amalfi, una delle potenti Repubbliche
Marinare, per conservare la sua
indipendenza. |
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Sorrento dal 1133 al 1656 |
Nel 1133 fù conquistata da Ruggero il Normanno e
da quel momento la sua sorte fu legata a quella del
Regno di Napoli.Il 13 giugno del 1558 fu saccheggiata
dai pirati, a causa del tradimento di uno schiavo, il
quale, secondo la legenda, aprì le porte della Città ai
predoni.Questo episodio convinse i Sorrentini a
fortificare la cinta muraria della Città e quest'opera
fu portata a termine nel 1567. Uno dei momenti più
critici per Sorrento si verificò nel 1648, quando
scoppiò una sommossa contro gli Spagnoli, capeggiata da
Giovanni Grillo. Con l'appoggio del popolo di Piano e di
Massa Lubrense, egli cercò di impossessarsi del governo
della Città, dove i nobili erano fedeli al potere
spagnolo. La grande epidemia di peste del 1656, scosse
ulteriormente la popolazione. Ma nonostante questa serie
di eventi negativi, Sorrento continuò ad essere un
centro urbano di spicco fra le città della
provincia |
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Sorrento nel 1799 |
Nel 1799 aderì alla Repubblica Partenopea e fu
teatro di lotte fra repubblicani e borbonici. Tornata,
come il resto del Regno delle Due Sicilie, sotto il
dominio dei Borboni, conobbe alcune notevoli
trasformazioni durante il secolo XIX sia dal punto di
vista urbanistico che politico: alcuni comuni della
costiera furono retti da consigli di decuriani, mentre
altri si resero indipendenti.Nel settore economico e
sociale vi fu un incremento delle attività agricole,
delle industrie turistiche e del
commercio. |
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Regno di Ferdinando II |
Sotto il regno di Ferdinando II fu aperta la
strada che conduce da Castelammare a Sorrento. Nel 1861
venne ufficialmente annessa al Regno d'Italia, mediante
plebiscito che determinò l'unione al Regno di Sardegna
del Regno delle Due Sicile.Sorrento già nel secolo XVIII
era stata riscoperta come ameno luogo di villeggiatura
quando divenne un centro di turismo raffinato ed
intelletuale. Fra i suoi illustri ospiti si ricordano in
particolar modo Lord Byron, Jhon Keats, Walter Scott e
Goethe.Infine, non bisogna dimenticare, che Sorrento ha
dato i natali a Torquato Tasso (1544 - 1595), autore
della Geruasalemme Liberata e considerato uno dei più
illustri poeti italiani del
Cinquecento. |
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Piazza Tasso inizio 900 |
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Veduta di Sorrento inizio 900 |
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Panorama di Sorrento del 900 |
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Dipinto di Sorrento inizio 800 |
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Dipinto di Capri fine 800 |
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Foto di Positano del 900 |
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Foto di Vico Equense del 900 |
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